Mirella Gerosa
I nomi di Greco, Minguzzi, Moore sono indicativi per contattare le sculture di Mirella
Gerosa, giovane donna ed emozionante portatrice di esperienze decisive, di incontri
fecondi.
L'immagine della scultrice milanese emerge completa e certamente sufficiente: poi-
ché nella pur complessa e ricca articolazione della sua produzione non fa che appro-
fondire un buon numero di problemi di quella poetica, i cui frutti maturi è possibile
cogliere nel suo lavoro. Lo scopo della scultura della Gerosa, inteso in tutta la sua
esigenza costruttiva, non è l’immagine mail rapporto plastico e lo scolpire si confi-
gura per lei come un'opera di sottile ponderazione, di attento computo della qualità e della quantità.
Nascono così pezzi straordinariamente documentari, come "il suonatore
di Como" e "Contatto al Volo" oltre, ovviamente, alle eleganti ed armoniche figurine
muliebri, a piccole sculture di natura "antiqua".
Si osserva, ad esempio, come i vuoti, attentamente calibrati e mediati dalle strombature, non tendono ad aprire la forma allo spazio ma cristallizzano invece lo spazio, determinando una assoluta uguaglianza qualitativa fra materia e vuoto.
Renato Tomasina
maggio 1996