La figura appare come il tema più frequentemente affrontato nella scultura di
Mirella Gerosa, artista che esprime con la costanza di questa tematica una volontà di ricerca continuamente approfondita.
Le prime opere dell'autrice possono collocarsi tra la fine degli anni ottanta e i novanta, quando viene realizzata la serie dei bronzi nei quali già si evidenziano molti dei motivi che saranno ricorrenti nella successiva forma poetica e plastica: le figure appaiono declinate in situazioni diverse e l'immagine può presentarsi sola, in varie posture, oppure esprimere il tema caro all' artista della maternità, mentre frequenti sono anche le coppie, spesso legate in abbracci caldi e appassionati.
Le sculture vengono organizzate secondo una sorvegliata composizione delle parti
anatomiche, che, senza nulla togliere alla dimensione tridimensionale, si articolano in un attento ed elegante gioco di linee, dall'andamento frequentemente curvilineo
che può essere interrotto da rette che si disegnano sulla superficie dei corpi: evidente è poi uno scavo nella materia, che stabilisce aperture dialoganti con lo
spazio e alleggerisce la sostanza plastica sottolineandone la tensione dinamica, in una rarefazione della memoria naturalistica che trasforma il ricordo del reale in espressione di ispirazione squisitamente mentale.
Particolarmente attenta è poi la resa delle superfici, che, in queste opere, vivono di
ricercati contrasti tra luce e ombra, determinati dalla lucentezza dorata e solare del bronzo opposta a sezioni lasciate invece scure e opache.
A partire da queste scelte espressive, Mirella Gerosa costruisce quindi i suoi bronzi, che mostrano una evoluzione nel tempo riconoscibile soprattutto nella definizione dei corpi, realizzati in una sintesi che prevede, nelle prime prove, l'assenza di alcuni elementi anatomici, come mani e piedi, ripresi poi nelle sculture successive, nelle
quali, tra l'altro, lo splendore del bronzo può lasciare spazio a una superficie più tormentata e ineguale, sulla quale la luce gioca frantumandosi in molteplici contrasti di chiaro e di scuro.
Una declinazione particolare del tema della figura è riconoscibile nella presenza di
strumenti musicali che i personaggi creati dalla Gerosa sono impegnati a suonare: compaiono così f1autisti dall' elegante e particolare postura che pare richiamare
l'armonia delle tonalità che si immagina possano modulare, pianisti rapiti dalle
sensazioni del loro strumento, chitarristi che ritmano con un andamento di danza le
melodie ricavate dalle corde dei loro legni, suonatori di corno quasi abbracciati ai loro fiati, fino al bellissimo efebo che soffia nel flauto magico, teso all’ascolto delle note galleggianti in uno spazio che è quello della narrazione simbolica.
La creatività dell'artista può tuttavia soffermarsi anche su temi diversi, come
mostra l'aereo "Contatto in volo", scultura attraversata dall'aria nella quale le forme
decantate e sintetiche di due uccelli dal lungo becco si sollevano verso il cielo.
Altro rilevante interesse di Mirella Gerosa è costituito dalla terracotta, con la quale l'autrice ha modellato un numero notevole di opere; le prime prove ottenute con questa materia mostrano una cura particolare delle superfici,
che arrivano a trasformare la percezione delle sculture facendole sembrare di una sostanza diversa, spesso simile alla calda e organica essenza del legno.
Ma i lavori realizzati successivamente evidenziano invece l'impiego pieno e sottolineato delle potenzialità espressive della terracotta, che non raramente viene
lasciata al suo colore naturale, in alcuni casi ravvivato da tocchi di cromie contrastanti.
Così è per la suonatrice di arpa, colta in un osmotico legame col suo strumento, e così avviene nelle sue numerose maternità che l'artista ha realizzato con questo materiale: tra queste ve ne è una arricchita da piccoli inserti in metallo, scarti raccolti dalla fusione bronzea, che l'artista utilizza per completare la testa della figura materna, stesa su una base che pare ondeggiare, col corpo coperto
da un panneggio che arriva fino ai piedi sui quali è appoggiato un bimbo che gioca.
Stessi caratteri formali appaiono anche in un'altra suggestiva maternità, composta da una madre seduta che stringe intorno al corpo robusto alcuni putti nudi: le mani e i piedi sproporzionatamente grandi paiono alludere alla difesa dei piccoli, che questa moderna immagine di Grande Madre tiene legati a sè in un sentimento istintivo per la
natura femminile.
Nelle terrecotte, Mirella Gerosa abbandona la rarefatta ricerca di forme eleganti e curate attuata nei bronzi, per arrivare a una espressione più diretta, dalla quale emergono emozioni più forti: la ricercata sintesi delle forme tipica dei bronzi, percorsa sapientemente dall'aria e dal vuoto, ottenuta con una attenta modulazione compositiva che pare essere il contrappunto delle melodie evocate dalle figure rappresentate, lascia il posto, nelle terrecotte, a sentimenti più dichiarati, spesso sottolineati dai volti scavati dalle ombre delle bocche socchiuse e delle arcate orbitali accentuate.
In questo percorso, è forse lecito intravedere il riferimento discreto a una memoria
biografica, percorsa nella prima età della musica suonata dalla madre e nella maturità dalla condizione di madre.
L'opera dell'artista comprende poi una notevole mole di disegni, che possono essere letti come strettamente collegati al lavoro plastico oppure come prove a sé stanti nelle quali si avvertono consonanze più vaghe, ma sempre comunque presenti, con la ricerca scultorea.
Più recente è l'interesse per la creazione di gioielli che vengono pensati come "sculture da indossare": in essi, infatti, compaiono molti dei motivi cari all'autrice, realizzati però nella piccola dimensione imposta da questa particolare forma dell'espressione artistica.
L'opera di Mirella Gerosa appare dunque ricca di risultati che, pur sfruttando tecniche differenti, rivelano una coerenza visiva evidente: alla base della creazione fantastica sta dunque la scelta di una figurazione moderna, nella quale la rappresentazione del- l'uomo viene fortemente elaborata da un progetto espressivo che trasfigura il dato naturalistico.
Tenuamente leggibili sono poi i riferimenti ai grandi maestri della plastica contemporanea, quali ad esempio Minguzzi e Moore, insieme al ricordo della pittura di Schiele, che si avvertono come motivi di ispirazione colta e ben sedimentata nella memoria: le sculture dell' autrice propongono infatti una visione dell' arte originale e unica, narrando i sentimenti e i pensieri degli uomini con una partecipazione che traspare da ogni frammento plastico.
Nello stesso tempo, proprio questa individualità del discorso poetico inserisce
l'opera dell'artista nella piena modernità, creando una scultura che non è più mezzo per una comunicazione pubblica ma piuttosto strumento di contatto tra la coscienza di chi crea e lo sguardo di chi osserva.
The figure appears as the most frequent theme in the sculpture of Mirella Gerosa,
an artist who expresses the will of a deeper and dee per research in progress on the same subject.
The first works were created between the end of the 80s and the 90s, particularly a series of bronzes which give evidence to most of the themes that will keep coming up in the artist' s future poetic and plastic forms. Figures appear in several different situations, the subject being for instance a lonely figure in different postures, an image conveying the beloved theme of motherhood, or a couple of passionate lovers warmly embraced.
Sculpture are created with a careful composition of the anatomical parts:
they keep their three-dimensional size developing an elegant, careful play of lines.
Lines are usually curved but interrupted but straight lines on the surfaces of the bodies themselves.
Moreover, the subject is well expressed: it opens to the space and dynamically relieves the plastic matter.
The fìnal result is carefully reached with a play of lights and shades, which is due to the contrast between the golden lights of the bronzes and the darkened sections.
The bronzes of Mirella Gerosa express clearly their artistic development: in the first works some anatomical parts such as hands and feet are missing.
They are proposed again in the latest bronzes, with uneven and unequal surfaces.
A particular development of the theme is carried to evidence through the instruments which the subjects play: f1autists in an elegant posture seem to let you hear the sounds they produce and pianists are fascinated by the music they are playing, guitarists beating out their rhythms and horn players seem embraced to their instrument notes, while a beautiful youth plays his magic f1ute and hears notes wandering in the space of his symbolic narration.
The artist Gerosa reaches her creative climax in the sculpture "Contatto in volo", where two birds with a long beak f1y in the sky as if the air crossed the sculpture itself.
Another main interest of Mirella Gerosa is the terracotta.
She has such a particular touch, that her terracotta seems to have the warm and
organic essence of wood.
The latest works express ali the possibilities of the terracotta, often presented in its natural essence and sometimes brightened with different colours.
The first example is a woman playing her harp in an intimate relation to the instrument.
The above mentioned theme of motherhood is frequently expressed in the artist's
terracotta figurines.
Two more examples: a mother stretches on a wavy base, wearing a long cloth with her baby playing on its waves at her feet, her head being enriched with metal inserts.
The second mother is sitting with some cherubins in her big arms, her big hands and
feet suggesting the allegorical, modern theme of the "big mother" trying to protect
her children.
Then in her terracotta figurines Mirella Gerosa expresses a new form of art. she tries in fact to reach the inner expresslon of the faces, the strongest emotions of the soul, throughout Iights and shades.
There is something autobyographical in this development: the artist' s mother who used to play music, and her own present status of motherhood.
The work of the artist includes lots of drawings, which can be seen both like
sketches for the sculpture or terracotta figurine and llke new drawings.
Newer is the artist' s interest for the creation of jewellery, the jewel being conceived as "a sculpture to dress", and it is quite small because of its nature, although stili
reproducing the usual, beloved themes of the artist.
So the work of Mirella Gerosa is really full of results: different technics spreading from the same visual coherence. Each creation carries the print of modern representation, each figure is transfigured.
Some big teachers can be recognized in allher works. Minguzzi and Moore for instance, or Schlele's paintings: they are a source of inspiration and a strong memory for the artist.
Each work of art of Gerosa is originai and unique, being an expression of feelings and thoughts, "modern", in one word.
Her sculpture is not a means for public communication, but an instrument between
the conscience of both the artist and the observer.